Sotto i colpi delle cifre che emergono dalle analisi e dell’evidenza delle misure adottate dalle autorita’, comincia a delinearsi un profilo economico degli Emirati Arabi Uniti (Eau) molto piu’ opaco di quello strenuamente illustrato con rassicuranti commenti sul presente e con previsioni sul futuro ad imprenditori, acquirenti ed investitori fino a pochi giorni fa.
Le borse della confederazione dei sette emirati hanno registrato un’altra settimana in picchiata, con i titoli immobiliari in caduta libera con una media del -9,82%. Il settore immobiliare, una delle colonne portanti del tessuto finanziario del Paese, ha registrato una brusca frenata: nonostante ”la liquidita’ nelle casse del settore immobiliare sia sufficiente per coprire i lavori nei prossimi 21 mesi” come assicurato da Mohammad Ali Alabbar, membro della giunta esecutiva comunale di Dubai e presidente della Emaar Properties, il mercato immobiliare potrebbe arrivare a registrare un rallentamento del 13%.
Rallentamento gia’ in corso: le agenzie immobiliari hanno rivelato in via confidenziale l’impennata delle proposte di vendita di proprieta’ ancora in via di realizzazione a prezzi ”stracciati” e la quasi totale assenza di compratori. Anche le richieste di mutuo alla Tamweel, il piu’ grande istituto di credito immobiliare del Paese, sono vistosamente calate, conferma un funzionario che preferisce rimanere anonimo.
Il Governo di Dubai ha dal canto suo dato vita ad una commissione della quale fanno parte i grandi gruppi edilizi ”per favorire la sincronizzazione dei progetti delle varie societa”’ ha dichiarato il direttore generale dell’assessorato alle Finanze Nasser Al Sheikh, spiegando che la commissione ”valutera’ solo il lancio di progetti futuri, ma non passera’ allo scrutinio quelli gia’ in corso”.
Non saranno rivisti invece i progetti infrastrutturali che procederanno come programmati. I progetti futuri non sono le uniche vittime annunciate. Gia’ nel presente la Damac, una delle piu’ prestigiose societa’ di investimenti immobiliari, ha annunciato il licenziamento di 200 impiegati.
Fonte:Demanio.re