La richiesta, nel periodo fine 2010 fino a metà 2011, era stata effettuata e ottenuta da circa 6 mila famigli italiane per poi essere sospesa per l’esaurimento delle dotazioni iniziali di 20 milioni di euro e per la necessità di rivalutare i criteri di accesso.
Ora le famiglie in difficoltà potranno nuovamente presentarsi alle proprie banche e chiedere la sospensione delle rate. Le nuove disposizioni garantiranno l’accesso al Fondo di solidarietà solamente a chi negli ultimi 3 anni ha perso il lavoro (a tempo determinato o indeterminato, anche di tipo parasubordinato) o in caso di morte o handicap grave da parte del sottoscrittore, sempre a patto che il mutuo erogato per l’abitazione principale sia di importo inferiore a 250mila euro e l’indicatore reddituale del nucleo familiare (Isee) non sia superiore a 30mila euro.
Dal fondo rimangono fuori le famiglie che avevano sostenuto costi per ristrutturazione casa o spese di assistenza sanitaria, come era previsto nella prima attuazione, e i lavoratori cassintegrati.
Potranno effettuare richiesta anche le famiglie che hanno già ottenuto una sospensione, sempre che la durata complessiva della sospensione non superi i 18 mesi.
L’iter di richiesta e trasmissione dati a Consap sono state semplificate con un’autocertificazione con aggiunta di una serie di documenti come l’attestato Isee o lettera di licenziamento. Si consiglia alle famiglie che necessitano della sospensione di non indugiare in quanto viene già segnalata una forte richiesta alle banche e il fondo potrebbe esaurirsi in breve tempo.
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