Decisa flessione del mercato del credito alle famiglie nel 2011 e nei primi tre mesi dell’anno: calano le erogazioni di mutui immobiliari per acquisto di abitazioni (-47% nel primo trimestre 2012) e diminuiscono le erogazioni di credito al consumo (-2,2% nel 2011 e -11% nei primi tre mesi del 2012). E’ quanto emerge dalla trentaduesima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, Crif e Prometeia.
In uno scenario di criticità sul mercato del lavoro e di contrazione del reddito disponibile reale, le famiglie italiane, rileva l’Osservatorio, ”hanno infatti evidenziato una sostanziale cautela nell’affrontare acquisti, soprattutto se di beni durevoli di valore elevato, e investimenti per l’acquisto di immobili. Le politiche di offerta di credito, allo stesso tempo, si sono mantenute selettive a causa dei vincoli e dei costi del funding, dei più stringenti requisiti di capitale e della elevata attenzione da parte degli Istituti alla rischiosità della clientela”.
A partire dalla seconda metà del 2011 il mercato dei mutui alle famiglie ha evidenziato un progressivo rallentamento, riflettendo il peggioramento sia del clima di fiducia sia delle prospettive sul mercato degli immobili residenziali; a scoraggiare la richiesta di finanziamenti per la casa potrebbe aver concorso anche l’aumento dei tassi di interesse applicati ai nuovi contratti. L’irrigidimento dei criteri di concessione è legato soprattutto alle tensioni sul funding che hanno riflesso l’acuirsi della crisi del debito sovrano. In questo scenario, i flussi di nuove erogazioni finalizzate all’acquisto di abitazioni nel 2011 hanno evidenziato una contrazione pari al -9,1% rispetto all’anno precedente, che è aumentato fino al -47% nei primi tre mesi del 2012.
Sono soprattutto gli altri mutui (mutui per ristrutturazione, liquidità, consolidamento del debito, surroga e sostituzione) a subire una flessione netta: dopo il -24,9% del 2011, nei primi tre mesi del 2012 fanno registrare una contrazione delle erogazioni pari all’80% rispetto allo stesso periodo del 2011. Il clima di incertezza, inoltre, ha spinto le famiglie a scegliere soluzioni e formule che le tutelino contro eventuali futuri innalzamenti dei tassi: stanno infatti aumentando le quote dei mutui a tasso misto e a tasso fisso (entrambe al 27% nei primi tre mesi del 2012). Tuttavia, circa il 50% delle erogazioni complessive nel 2011 e il 46% nel primo trimestre 2012 risulta essere ancora stipulato a tasso variabile, favorito dai tassi di mercato di riferimento che si sono mantenuti su livelli contenuti. Nel corso del 2011 si è assistito a una conferma del trend negativo delle erogazioni del credito al consumo (-2,2%), che diventa più marcato nella seconda parte dell’anno e si consolida ulteriormente nel corso del primo trimestre 2012 (-11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).
Debole anche l’evoluzione delle erogazioni nei maggiori Paesi europei, a eccezione della Germania che, come di consueto, mostra un andamento anticiclico.
Fonte: adnkronos.com
sicuramente questo è il periodo migliore per avere debiti… il tasso variabile è ai livelli minimi, ma quanto durerà? secondo me almeno fino a metà del 2013