Incentivare gli impianti fotovoltaici integrati su strutture edilizie, estendere il conto energia anche agli impianti fotovoltaici a concentrazione, rendere obbligatoria l’installazione del fotovoltaico sulle coperture dei nuovi edifici e nelle ristrutturazioni. Sono alcune delle proposte presentate nel corso dell’indagine conoscitiva sulle problematiche relative alle fonti di energia alternative e rinnovabili svolta dalla Commissione Territorio, ambiente, beni ambientali del Senato.Gli impegni alla riduzione dei gas climalteranti contratti dall’Italia a seguito del protocollo di Kyoto e della più recente normativa comunitaria, inducono il nostro Paese a incentivare la ricerca nel settore delle fonti di energia alternative. Gli obiettivi comunitari comportano infatti l’implementazione di un ampio spettro di interventi nel settore dei biocarburanti, del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili, con particolare attenzione a quelle che presentano i maggiori margini di crescita, quali quella solare fotovoltaica, solare termica e termodinamica, e quella eolica.Per il fotovoltaico bisognerà ridurre gli incentivi a un livello accettabile per gli impianti a terra, analogamente a quanto fatto da Spagna e Germania. Un’ipotesi è un decremento di circa il 15% a partire dal 2011. Al contempo non andrebbero tagliati gli incentivi per impianti fotovoltaici integrati su strutture edilizie e si provvederà all’estensione della tariffa fissa incentivante (conto energia) per gli impianti fotovoltaici a concentrazione. Un altro tassello allo sviluppo della tecnologia è di obbligare l’installazione del fotovoltaico sulle coperture dei nuovi edifici e sulle ristrutturazioni edilizie. Per l’eolico è necessaria la semplificazione delle procedure autorizzative degli impianti, purchè rispettino determinati requisiti (DIA). Anche il solare termico ha un notevole livello di incentivazione in Italia, ma l’assenza di coerenti e chiari indicazioni statali, fa sì che a livello locale si registrino spesso serie difficoltà di tipo amministrativo e autorizzatorio.La crescita della geotermia, soprattutto a bassa entalpia, in Italia richiederà la semplificazione dei procedimenti autorizzativi per gli impianti di climatizzazione che impiegano pompe di calore geotermiche (attraverso gli strumenti della legge 99 del 23 luglio 2009).L’altro fondamentale elemento per raggiungere gli obiettivi del 2020 è l’efficienza energetica. Per sfruttarne il potenziale, sarà importante semplificare l’iter autorizzativo per la generazione distribuita in aree urbane e incentivarla con detrazioni fiscali.
Fabio Aloisi
Studio Tecnico Brera