15 Novembre 2024

Close up studio shot of judge's hand with gavelNegli ultimi cinque anni, le compravendite immobiliari si sono ridotte del 46,3 per cento, secondo i dati riportati da Confedilizia. Se nel 2007 infatti le transazioni effettuate erano state 1.055.585,  quest’anno si dovrebbe chiudere, secondo le stime di Confedilizia, con 566.758, ossia quasi la metà.Sempre secondo Confedilizia, le cause di questo crollo nel settore delle compravendite immobiliari sono legate essenzialmente all’aumento dei tributi: nell’eliminazione della deduzione delle spese per i redditi da locazione ai fini Irpef, portata dalla riforma Fornero al 5%; nella fissazione da parte dei comuni delle aliquote dell’imu che ha reso più evidente ai cittadini lo spropositato aumento di tassazione degli immobili comportato dall’Imu varata nel decreto cosiddetto “salva Italia”; infine, nell’introduzione di un’altra forma di tassazione degli immobili introdotta con il decreto “salva Italia” a decorrere dal 2013, vale a dire la Tares.

In questa situazione poco brillante nel settore delle compravendite immobiliari, con una ipotizzabile ulteriore riduzione delle compravendite del 30,6% rispetto al 2011, equiparabile ad una perdita di altre 250.000 unità, è inevitabile una svalutazione del patrimonio immobiliare italiano, situazione che porta con sé ulteriori effetti depressivi, riguardanti il settore delle ristrutturazioni e quella della mediazione immobiliare: tutto questo si sostanzia semplicemente nella perdita di posti di lavoro e nella cessazione di attività imprenditoriali e quindi anche minori entrate fiscali in termini di IVA e imposte sui redditi.

Una soluzione, anche se per adesso solo in prospettiva, per uscire da questa fase negativa, potrebbe essere rappresentata dalle aste on line, un sistema garantito dal Consiglio Nazionale del Notariato. la novità potrebbe presto trasformarsi in una tendenza, perché a causa della crisi, ma anche con la vendita del patrimonio immobiliare pubblico o delle banche, quest’anno il numero di aste raggiungerà un picco mai visto.

L’asta online non avviene da casa propria, naturalmente, ma presso uno studio notarile che abbia attivato la connessione alla rete ran (rete aste notarili) creata ad hoc dal consiglio nazionale del notariato. Una volta che si è venuti a conoscenza dell’asta, tramite i normali canali (tribunali, pubblicazioni e siti specializzati) si visualizzano le foto, le piantine e la perizia tecnica. Gli iscritti all’asta possono anche fare delle offerte al ribasso durante la sessione online, oggi più che mai necessarie viste le mutate condizioni economiche.

Secondo il notaio Roberto Braccio, membro del consiglio nazionale del notariato con delega al settore informatico, siamo di fronte ad un aumento degli immobili disponibili, ma paradossalmente a questa crescita corrisponde una diminuzione delle aggiudicazioni.

Ciò è dovuto al fatto che molti dei fabbricati sono troppo cari rispetto alle attuali circostanze, in quanto il loro prezzo è stato determinato in un momento pre crisi in cui il credito fluiva; tuttavia, le procedure esecutive sono in aumento e quest’anno avremo un numero record di immobili all’asta, perché all’invenduto accumulato si aggiungono le dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico, i risultati dei pignoramenti, sempre più numerosi, nonché gli immobili delle banche. Chiaramente, quando l’ubicazione è interessante, l’asta online permette di raggiungere una platea ben più amplia, riducendo i costi e agevolando la vendita.

 

Fonte: mutui.supermoney.eu

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