La speranza è che le liti condominiali diminuiscano e che sia più facile decidere e mettersi d’accordo. La certezza è che ci sono articoli nuovi di zecca che riformano la disciplina dei regolamenti di condominio e che entreranno in vigore dal prossimo giugno. Il testo di legge e tutte le novità della riforma del condominio saranno presentate dagli esperti Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari), con il contributo avvocati, docenti di diritto e con il patrocinio dell’ordine degli avvocati di Avellino.
E’ un convegno di caratura nazionale sulla riforma del condominio 2012, quello Anaci in programma per sabato alle 9 all’abazia del Loreto a Mercogliano, dal titolo “Riforma del condominio cosa e come cambia”. Parterre d’eccezione per l’occasione. Dopo i saluti istituzionali e registrazione dei partecipanti, introdurrà i lavori il presidente dell’ordine degli avvocati, Fabio Benigni, a seguire gli interventi del presidente nazionale vicario Anaci, Francesco Burrelli, del presidente Macrozona Sud e isole, Gaetano Mulonia, del membro giunta nazionale Anaci, Giulio Lamanda, del presidente Anaci Campania, Roberto Laudato. A seguire l’introduzione dell’avvocato Biancamaria D’Agostino.
Gli interventi saranno moderati dal docente ordinario di diritto processuale civile della Federico II di napoli, Modestino Acone. Poi le relazioni del direttore centro studi Anaci Napoli, Gennaro Guida, dell’avvocato Gianni Masullo, presidente Anaci Salerno, e del commercialista Raffaele Caldarazzo. Con la pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale” dello scorso 17 dicembre 2012, n. 293 iniziano a decorrere i sei mesi per l’effettiva entrata in vigore della riforma fissata per il 18 giugno 2013. Sei mesi strategici per conoscere tutti i passaggi decisivi di una innovazione tanto attesa quanto importante. Niente registro degli amministratori ma la nuova disciplina prevede comunque che chi amministra un condominio debba possedere alcuni requisiti obbligatori: godimento dei diritti civili, titolo di studio, formazione e assicurazione professionale.
Giovanna Possemato, presidente Anaci sezione di Avellino
In pratica per fare l’amministratore bisognerà frequentare un corso di formazione, oltre ad aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado. Innovazione e riforma delle spese, una nuova disciplina dell’assemblea, trasparenza e nuove e pesanti responsabilità dell’amministratore sono solo alcune delle novità da conoscere. Abbiamo intervistato il presidente di Anaci Avellino, Giovanna Possemato per capire nel dettaglio il nuovo quadro normativo.
Insomma, finalmente è arrivata la tanto attesa (appena 70 anni) riforma…
Che disegna una mappa precisa di responsabilità e competenze per tutti: inquilini e amministratori. La stesura finale del testo di legge ridisegna gli articoli 1117 e successivi del Codice civile, oltre che alle abbinate modalità di attuazione.
Continui…
Dopo settant’anni si modificano articoli del codice civile già interpretati da migliaia di sentenze della Cassazione, utilizzati in milioni di assemblee condominiali e citati in un numero infinito di lettere, libri ed articoli di giornali.
Un lavoro di riforma entrato nel vivo da undici anni…
Che ha attraversato tre legislature e avrebbe meritato un risultato migliore.
In che senso?
La fretta di concludere e non rinviare tutto alla prossima legislatura ha comportato perfino l’omissione di correggere le nuove disposizioni in materia di mediazione sulla scorta della pronuncia di illegittimità espressa dalla Consulta.
E quindi?
Auspichiamo correttivi e modifiche in senso migliorativo.
Queste disposizioni adattano alle esigenze di oggi norme che si rivolgevano, nel 1942, ad un centinaio di migliaia di destinatari…
Mentre oggi quasi la metà della popolazione italiana vive in condominio. Stiamo parlando di 30milioni di cittadini circa.
Quali sono gli aspetti su cui il testo divenuto legge va ad incidere?
Si va dal versante amministrativo più classico, fino a modifiche che investono la quotidianità e le regole di condivisione degli spazi da parte dei condomini.
Per quanto tempo dovrà essere in carica l’amministratore?
Due anni.
In realtà per gli amministratori Anaci si tratta di scelte professionali e formative ben consolidate…
Certo. D’altro canto la professionalità dei nostri amministratori è certificata da costanti corsi di aggiornamento e verifiche interne dell’associazione. Trasparenza, reperibilità facile e costante e alta professionalità sono sempre state qualità indiscusse per i nostri associati.
Tornando alla legge, un forte colpo di acceleratore viene impresso alla trasparenza dei bilanci e degli oneri di spesa…
Con l’obbligo, per la struttura di aprire un sito web cui i residenti possano comodamente accedere per controllare spese e investimenti. Sarà l’amministratore a dover aprire il conto corrente intestato al condominio stesso e aggiornare, nel contempo, il registro di contabilità.
Una scelta importante…
A uscirne fortemente cambiata è la figura dell’amministratore, con nuove e pesanti responsabilità, che su richiesta dell’assemblea dovrà munirsi di una polizza R. C. professionale e, tra l’altro, perseguire chi non paga le quote condominiali entro sei mesi al massimo.
Fonte: avellino.ottopagine.net