E’ stato inaugurato venerdì 21 settembre il nuovo laboratorio high-tech dell’Istituto per le Energie Rinnovabili dell’EURAC nato per testare moduli fotovoltaici e componenti edilizi.
Il nuovo laboratorio dispone di macchinari all’avanguardia in grado di supportare l’attività di ricerca applicata e le imprese che puntano su prodotti tecnologicamente avanzati. Per testare la resistenza dei pannelli fotovoltaici all’interno della camera climatica, vengono sottoposti a dei cicli termici con temperature estreme, da -50°C a 90°C, e un’umidità dell’aria che varia dal 20 al 95 per cento; le condizioni continuano a cambiare per ore o, nel caso dei cicli più lunghi, anche per giorni.
In questo modo è possibile verificare come reagiscono i pannelli a un processo di invecchiamento accelerato. La camera climatica si presta anche a testare l’invecchiamento di materiali e prototipi diversi dai pannelli: alcune imprese si sono già rivolte all’Istituto per condurre prove su materie plastiche e circuiti elettronici.
Il laboratorio è dotato inoltre di un simulatore solare all’interno di un tunnel oscurato utilizzato per verificare quanta energia producono i pannelli fotovoltaici esposti a luce di diversa intensità e come cambia questo valore quando il pannello invecchia.
Oltre alle sperimentazioni sui moduli fotovoltaici, il laboratorio può testare la capacità di isolamento termico di elaborati componenti edilizi, come le facciate prefabbricate, e di porte e finestre. Per questi test si impiega una seconda camera climatica, molto più grande di quella usata per il fotovoltaico, composta da due zone separate che simulano le condizioni dell’ambiente interno e quello esterno. La camera dispone anche di un sole artificiale – progettato appositamente per le esigenze del laboratorio – con cui ricercatori possono testare componenti edilizi attivi ovvero che integrano pannelli solar termici o fotovoltaici. Si tratta di prodotti altamente tecnologici che rappresentano l’ultima frontiera dell’edilizia a efficienza energetica.
“Oggi le imprese altoatesine non si accontentano solo di importare prodotti altamente tecnologici, ma sviluppano autonomamente componenti per l’edilizia ad alta efficienza energetica. Ora queste aziende hanno un nuovo punto di riferimento nella zona industriale di Bolzano che si aggiunge al laboratorio per le pompe di calore, aperto nel 2009, e alla consulenza specifica offerta dai nostri ricercatori”, commenta Werner Stuflesser, presidente dell’EURAC.
“Il laboratorio che abbiamo allestito ha in parte caratteristiche uniche, tanto che per svolgere alcuni confronti sul funzionamento dei macchinari collaboriamo con un laboratorio in Svizzera e con una struttura di Singapore – spiega Wolfram Sparber, direttore dell’Istituto per le Energie Rinnovabili dell’EURAC – Strutture come questa sono molto quotate nei progetti di ricerca europei: affinché le tecnologie innovative prendano piede sul mercato è infatti necessario garantirne le prestazioni, e questo è possibile solo dopo una fase di sperimentazione nei laboratori high-tech.
Fonte: infobuildenergia.it