Stop alla carta, l’Albania punta sul catasto digitale: migliaia di documenti di proprietà immobiliare (case, terreni agricoli e imprese) e i registri immobiliari saranno scansionati, catalogati e archiviati digitalmente, per costituire la base del primo Catasto Immobiliare nazionale, realizzato dall’Ufficio Centrale di Registrazione della Proprietà Immobiliare (IPRO) del Ministero della Giustizia albanese.“Per la prima volta infatti l’Albania si dota di un sistema strutturato per rilevare e descrivere i beni immobili, certificando legalmente la proprietà, il luogo e i confini”, afferma Arben Qirjako, direttore di IPRO, in occasione della recente visita istituzionale a Torino, dove ha incontrato l’ambasciatore Franco Giordano, Consigliere diplomatico della Città di Torino, e Stefano De Capitani, direttore Generale del CSI – Consorzio per il sistema informativo piemontese.
Il progetto si chiama LAMP (Land Administration and Management Project), avviato nel 2007 grazie all’impegno e al sostegno economico della Banca Mondiale. I vantaggi saranno evidenti: una migliore e più trasparente gestione pubblica del territorio, lo sviluppo del mercato fondiario, la semplificazione di tutte le transazioni immobiliari che così diventano certe e verificate, la possibilità di ottenere finanziamenti per investire in infrastrutture urbane e servizi. Oltre all’opportunità di realizzare servizi ICT innovativi per la gestione dei tributi immobiliari e della fiscalità.
Questo importante cambiamento parte dall’Italia e dal Piemonte in particolare, grazie alla consolidata collaborazione con il CSI Piemonte che ha messo a disposizione della pubblica amministrazione albanese le proprie competenze e best practices in tema di ICT, cartografia e fiscalità locale.
All’interno del progetto LAMP il consorzio informatico CSI Piemonte si è aggiudicato due gare d’appalto contro i più importanti gruppi multinazionali del settore. L’attività è distribuita su 73 zone catastali per un equivalente di 800 kmq di territorio e circa 135.000 proprietà di vario tipo. Sono fortemente coinvolte le competenze professionali locali per la raccolta delle informazioni esistenti e la verifica dei titoli di proprietà; al CSI Piemonte sono affidati il coordinamento, l’indirizzo, la formazione e la verifica del lavoro. Entro il 2013 il CSI ultimerà la digitalizzazione di registri e documenti di proprietà immobiliare.
Per gestire queste attività ad aprile 2012 il Consorzio ha aperto una branch a Tirana, con l’obiettivo di operare come trait d’union tra il sistema delle amministrazioni piemontesi e le diverse realtà pubbliche e private albanesi. E potranno esserci opportunità di sviluppo anche per le imprese ICT piemontesi con le quali da sempre il CSI lavora.
Questo progetto valorizza le competenze che fin dal 2007 il Consorzio ha portato in Albania attraverso missioni commerciali, visite di studio e partecipazioni a bandi di gara, sfruttando le analogie territoriali tra Piemonte e Albania, per gestire al meglio progetti in tema di: eGovernment, governo del territorio, ambiente, agricoltura e sanità.
“La collaborazione con il CSI Piemonte – dichiara Arben Qirjako – rappresenta per noi una grande occasione di crescita e ammodernamento. Grande è l’importanza che il Governo albanese attribuisce al miglioramento del sistema di rilevazione delle proprietà immobiliari, con l’obiettivo di adeguarsi agli standard comunitari e favorire l’attrazione di nuovi investimenti stranieri. Nei prossimi mesi lavoreremo per lo sviluppo di IPRO, che diventerà un’Agenzia pubblica autonoma e potrà quindi gestire direttamente fondi nazionali, internazionali e della Banca Mondiale.”
Programma SeeNet II
La regione Piemonte è anche partner del Programma di cooperazione decentrato italo-balcanico Seenet II, nel quale guida l’intervento mirato allo sviluppo dell’agriturismo nelle montagne della Bosnia Erzegovina. Nell’ambito dello stesso Programma si occupa anche di sviluppo del turismo culturale delle città di Mostar, Sarajevo e Skopje.
“Questa collaborazione e i progetti che stiamo realizzando in Albania – aggiunge Stefano De Capitani – testimoniano la nostra capacità di misurarci anche sul mercato internazionale e ne confermano sia le competenze tecniche sia la competitività, nonché l’entusiasmo e la disponibilità dei nostri dipendenti che desidero ringraziare per l’impegno profuso.”
L’internazionalizzazione è uno degli assi portanti su cui si sviluppa l’azione del CSI Piemonte. Dal 2005 il CSI ha infatti condotto oltre 50 progetti internazionali per un valore superiore ai 10 milioni di euro, a favore di oltre 20 istituzioni beneficiarie in più di 30 Paesi nel mondo. Il CSI si conferma dunque come promotore degli asset della pubblica amministrazione piemontese, in grado di valorizzarli e trasferirli all’estero, in una logica di riuso e di condivisione delle best practices del sistema piemontese.
Fonte: balcanicaucaso.org