21 Dicembre 2024
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L’architetto veneziano, Lanfranco Pollini, ha progettato una casa al mare a Lignano Pineta mixando storia del luogo e tendenze d’architettura contemporanea ottenendo un qualcosa di innovativo nel suo genere architettura casa al mare.Ecco la descrizione dello studio del progettista Lanfranco Pollini:

“Situata nel cuore di Lignano Pineta, a poca distanza dal mare e dal centro, in un piccolo lotto confinante con altre abitazioni e ricco di vegetazione autoctona, sorge la villa vacanza progettata dall’arch. Lanfranco Pollini.

Una presenza apparentemente discreta e silenziosa, che ben si mimetizza tra i pini e gli alberi ad alto fusto grazie al sapiente uso del materiale di rivestimento in acciaio corten, presenza che diventa via via piu’ inquietante e raffinata man mano che ci si addentra nei particolari.

Le condizioni dettate dalla storia naturale del sito hanno determinato, non poco, le scelte architettoniche di questo progetto che vengono pero’ riadattate alle esigenze moderne con una rilettura totale delle forme e degli involucri architettonici. In tale progetto, si evidenzia un’analisi precisa delle forme volumetriche che tendono alla massima semplificazione in termini di superfici, pur avendo una loro complessità intrinseca. Il progetto vuole riaffermare la necessità, a fianco della conoscenza storica, della massima libertà inventiva.

Architettura casa al mare

Nella scelta delle finiture esterne, si sottolinea una costruzione i cui materiali ricordano per texture e colore quelli del giardino e della natura circostante, dalle doghe di legno “che legano” col loro colore la casa al terreno, alle ampie superfici rivestite con lastre in acciaio corten che con il tempo assumeranno un colore tipico delle terre argillose.

“Sono affascinato da questo materiale”, commenta l’arch. Pollini, “l’acciao corten è un paradosso materico, ma è proprio questo che lo rende particolarmente interessante…” Si è voluto utilizzare ampie superfici vetrate per rendere le pareti esterne il più possibile trasparenti perché lo spazio e la vista possano fluire agevolmente tra una zona e l’altra, tra interno ed esterno e viceversa.

Distributivamente la casa al mare è costituita da una zona interrata che prende vita grazie alla realizzazione di un ampio cavedio sul quale prospetta sia la piscina che parte dell’abitazione, oltre ad una recizione a tutta altezza rivestita completamente di gelsomino.

Al piano terra trovano la loro collocazione la zona giorno e notte e salendo al piano sottotetto, attraverso una particolare scala in ferro bianco con i gradini rivestiti in teak Burma, come tutto il resto del pavimento della villa al mare, si trova un’altra stanza abitabile. Particolare interessante riveste la piscina che presenta una parete completamente vetrata prospettante sul cavedio interno.

Fonte: arkidesignblog.it

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