21 Novembre 2024

Arrivano nuove regole per pagare le tasse sulla casa, non più basate sul numero dei vani di un immobile, come ora, ma sulla superficie in metri quadri e sull’effettivo valore di mercato della zona in cui l’immobile si trova. Sono questi i criteri in base ai quali il Governo ha predisposto la riforma del Catasto contenuta nella delega per la riforma fiscale, in discussione dalla prossima settimana.

La riforma intende superare gli attuali problemi legati a criteri ormai superati. Ad esempio, attualmente la rendita catastale – cioè il valore presunto di un immobile – è in proporzione al numero di vani, cioè di stanze. Sarebbe più giusto considerare la superficie, per evitare che il proprietario di un loft di 100 metri quadri paghi molto di meno di quello di una casa di 4 stanze di 70 metri quadri. E infatti è questo, il criterio che il Governo intende adottare.

La riforma prevede inoltre l’attribuzione, ad ogni unità immobiliare, di un valore patrimoniale e di una rendita (due valori tra loro legati) basati sui valori medi di mercato nell’arco di un triennio, superando così un’altra forma di sperequazione, quella che, nel tempo, ha visto viaggiare paralleli i valori di aree che invece hanno avuto andamenti di mercato molto diversi tra loro. Infine, in molti casi la classificazione degli immobili non è stata revisionata, dopo la costruzione, col risultato che ci sono case classificate come “povere”, specialmente nelle maggiori città, ma che negli anni sono state riqualificate.

 

Fonte: intrage.it

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