Il Consiglio Regionale della Campania, con 35 voti favorevoli, sei contrari e tre astenuti, ha approvato il “Piano Casa”.
Il provvedimento approvato, in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, consente l’ampliamento (fino al 20% della volumetria esistente) degli edifici residenziali unifamiliari e bifamiliari e, comunque, di volumetria non superiore ai 1000 metri cubi e composti da non più di due piani fuori terra.
Per gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali l’incremento potrà arrivare fino al 35% della volumetria esistente.
Gli ampliamenti non potranno riguardare gli immobili realizzati in difformità del titolo abitativo, collocati all’interno delle aree a rischio idrogeologico e pericolosità geomorfologia elevata o molto elevata, nella zona ‘rossa’ a rischio Vesuvio ex legge regionale 21/2003, negli immobili di valore storico, culturale e architettonico, nelle aree di inedificabilità assoluta ai sensi delle leggi nazionali e regionali.Gli interventi di incremento volumetrico, tuttavia, potranno essere realizzati anche sugli immobili qualificati ‘prima casa’ per i quali sia stata rilasciata la concessione in sanatoria o sia stata presentata istanza di condono.
La realizzazione degli ampliamenti è subordinata alla valutazione della sicurezza del fabbricato del quale si intende aumentare la volumetria, che va riportata nel fascicolo del fabbricato.
Le istanze finalizzate ad ottenere i titoli abilitativi – DIA, permesso a costruire – richiesti dalle normative vigenti per la realizzazione degli interventi previsti dal Piano-casa, devono essere presentate entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge.
Clicca qui per scaricare il testo del DdL “Piano Casa Campania” del 16/06/2009
Fonte: Acca