Il premier ha confermato “uno stop al pagamento di imposte e tasse e dei mutui: nessun cittadino colpito da queste tragedie naturali può dire di essere stato abbandonato”. ”Non possiamo più tollerare alcun abuso o abusivismo edilizio – ha rimarcato da parte sua il governatore siciliano Raffaele Lombardo – Dobbiamo imboccarci le maniche, invertire la tendenza, essere inflessibili, demolire quello che non è stato demolito”.
Il presidente della Regione Siciliana si è quindi impegnato a ”combattere il clientelismo criminale”. ”Esiste un clientelismo che, ad esempio con le demolizioni mancate, può portare a eventi drammatici come quelli che hanno fatto perdere la vita a 23 persone”, ha aggiunto.
Lombardo ha anche annunciato il ritiro del disegno di legge sul piano case in Sicilia ”che giace da qualche mese all’Assemblea regionale siciliana”. ”Non potrà che essere rivisto, lo ritireremo e lo rivedremo” ha detto il presidente della Regione siciliana.
”In Sicilia, soprattutto a Messina – ha spiegato – ci sono territori, in cui l’equilibrio idrogeologico è fragilissimo e credo che di queste alterazioni ce ne siano state più che in altre parti. Andare a pensare di riedificare con il trenta per cento in più sarebbe da folli, quindi il ddl va ritirato”. ”In molti casi bisognerà trovare un accordo con i cittadini affinché molte delle case colpite dalla frana vengano lasciate e demolite per essere costruite altrove, dove non si possono più verificare fatti di questo tipo”.
Fonte: Adnkronos
Foto: Vigili del fuoco
Che periodo! É proprio vero che non si può mai sapere quando le cose si mettono male…speriamo che gli aiuti arrivino in fretta!
Uno stop potrebbe non bastare, ci vuole ben altro, e solo chi ha cuore può davvero aiutare in modo concreto.