Otto case per appuntamenti sono state scoperte dagli agenti del commissariato di polizia di Sarzana nel corso di un servizio disposto dal vicequestore Corrado Mattana. Le abitazioni, dove prostitute e viados ricevevano i propri clienti, sono state scoperta una in centro Sarzana, tre a Luni Mare e le altre quattro a Marinella.
Ma la sorpresa più gran dei poliziotti l’hanno avuta in un alloggio dall’atmosfera soft, con candele accese, profumo d’incenso, dove avvolta tra sete stile orientale, gli agenti hanno scoperto una prostituta palermitana di ben65anni. Nella sua agendina e nella rubrica del telefono cellulare, gli investigatori hanno trovato nomi e numeri di telefono di oltre cento uomini, la gran parte suoi clienti abituali. Ma non è tutto. Nei guai, a vario titolo, sono finiti anche tre sarzanesi proprietari degli appartamenti affittati, e i titolari di un’agenzia immobiliare del posto che gestiva le locazioni, tutte rigorosamente in nero con prezzi esorbitanti. Per un modestissimo appartamento con qualche mobile raffazzonato all’interno, il prezzo mensile medio si aggirava sui 1.800 euro. Tre gli italiani finiti nei guai e uno di Loro è stato anche de ferito all’autorità giudiziaria dalla squadra investigativa della polizia coordinata dal sostituto commissario Davide Di Novi, per agevolazione alla prostituzione e favoreggiamento alla permanenza illegale. Gli altri due, insieme ai titolari dell’agenzia immobiliare che piazzava gli appartamenti, sono stati, tra l’altro, anche segnalati alla Guardia di Finanza per illeciti finanziari legati appunto agli affitti in nero. Tra le prostitute fermate vi sono due trans brasiliani di 30 e 32 anni senza permesso di soggiorno che sono stati denunciati. Due domenicane entrambe di 32 anni; una torinese di 50 anni; un’italiana di 32 anni oltre alla siciliana di 65 anni. Ingente il giro d’affari. Secondo quanto hanno potuto accertare gli agenti del commissariato sarzanese, le prestazioni sessuali variavano da un minimo di cinquanta euro ad un massimo di cento. Secondo un prima stima,ogni lucciola durante l’orario di lavoro, fissato ogni giorno, domenica esclusa, dalle 11 alle 22 riceveva non meno di dieci clienti. I frequentatori delle case per appuntamenti, pubblicizzate su i classici annunci “A.A.A. cercasi” dei giornali locali, provenivano soprattutto da val di Magra, Lunigiana e Carrara. Molti di loro sono già stati ascoltati dagli investigatori, mentre in queste ore altre posizioni stanno per essere vagliate. Naturalmente si tratta di indagini delicatissime. Tra i clienti, che vanno da un minimo di trent’anni anni su, vi sono anche un paio di arzilli settantenni:gli uni ci che quando sono stati interrogati dai poliziotti non hanno battuto ciglio. L’operazione però non è ancora conclusa. Gli investigatori sono convinti che oltre al giro di prostituzione possa esserci dell’altro e per questo le indagini proseguono. «Stiamo lavorando. spiega il vice questore Corrado Mattana Al vaglio si sono numerose posizioni di clienti e di alcuni proprietari di case. Stiamo facendo una valutazione attenta anche sulle persone che promuovono la pubblicità di queste persone che vendono il proprio corpo. Inoltre intensificheremo le verifiche sulle locazioni, soprattutto nel periodo estivo in quanto le presenze nella zona sono di gran lunga maggiori rispetto agli altri mesi dell’anno». Ai controlli sulla prostituzione negli appartamenti sfitti, la polizia è giunta dopo l’accertamento che sulla strada il fenomeno da qualche mese, grazie anche alle multe ai clienti di quattrocento euro volute dal sindaco Massimo Caleo, si era drasticamente ridotto. Da qui sono iniziati controlli mirati nelle zone nevralgiche che nel giro di poco tempo hanno portato allo scoperta degli alloggi utilizzati da lucciole e viados per il sesso a pagamento.
Fonte Articolo: Valdimagranews – Silvia Collecchia