Italia divisa in due nelle liti di condominio. Lo rivelano i dati raccolti dall’Anammi (Associazione nazional-europea degli amministratori d’immobili) che inquadrano il 45% delle dispute a Nord del Paese, contro il 30% del Centro e il 25 del Sud.
Nella classifica delle singole aree geografiche il primo posto spetta al Veneto, che ospita il 12% delle liti di condominio del Nord-Italia, seguito da Lombardia (9%), Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia (entrambe 7%).La regione più litigiosa del Centro è invece il Lazio, protagonista del 10% delle dispute, percentuale identica a quella che porta la Campania ad aggiudicarsi il medesimo titolo nel Mezzogiorno. I più tranquilli risultano, invece i sardi e lucani, protagonisti di solo il 2% delle liti.
La lista diffusa dall’Anammi prosegue a Nord con Piemonte e Val d’Aosta (6%) e Liguria (4%); al Centro con Marche e Umbria (8%), Toscana (7%), Abruzzo e Molise (3%) e si chiude a Sud con Calabria (7%), Sicilia e Puglia (3%). Quel 45% di litigiosita collocata al nord, chiarisce Giuseppe Bica, presidente dell’Anamni, “si spiega con la forte densità urbana e industriale di quelle regioni, dove c’é una vita cittadina decisamente stressante e con un’incidenza notevole dell’immigrazione, che spesso innesca conflitti legati alle diversità culturali”.
Al centro ed al sud, invece, nonostante la presenza di alcune grandi città (Roma, Napoli, Bari, Palermo), il litigio condominiale si verifica, ma con una minor frequenza: “Qui l’urbanizzazione è in qualche maniera più a misura d’uomo. E’ la provincia a far sentire il suo peso rispetto alla metropoli”.
Fonte: Ansa