La certificazione energetica nelle condizioni che stiamo vivendo di ristagno del mercato immobiliare non può non essere vista come uno strumento anticrisi. Con un mercato immobiliare che si presenta con un’ampia scelta di unità abitative, le prime ad essere vendute sarano sicuramente le più performanti, non soltanto dal punto di vista energetico ma anche dal punto di vista acustico. C’è poi anche un’altra tipologia di abitazioni che si stà facendo avanti che è quello della bioedilizia, che per ora non è ancora largamente diffusa.
Il segreto quindi è differenziarsi, offrendo qualità. Nello specifico la certificazione energetica è sicuramente uno strumento per farlo, utilizzando le tecniche di analisi che la scienza ci mette a disposizione è possibile analizzare l’involucro edilizio e se necessario correggere le eventuali dispersioni termiche, per fare rientrare l’immobile in una fascia energetica più alta. Con le opportune analisi strumentali sarà possibile certificare a livello energetico gli immobili in classi energetiche più alte. Un immobile in una classe energetica più alta rispetto ad un’altro ha più valore, a parità di metratura. Un altro modo per differenziarsi è quello di offrire la certificazione acustica dell’immobile, valorizzando in modo ancora maggiore i propi immobili, chi è che non vorrebbe avere garantità la tranquillità, il silenzio all’interno della propria abitazione? In questo modo automaticamente ci si mette anche al riparo da tutti i possibili contenziosi che potrebbero in futuro verificarsi in assenza di tale certificato, che avrebbero conseguenze molto spiacevoli.
[Articolo di Paolo Biasini – http://certificazioneacustica.com]