Anche di fronte alla crisi internazionale e’ sempre piu’ in movimento il mercato immobiliare degli Emirati Arabi. Meraas Development, holding immobiliare di proprieta’ del Governo di Dubai, ha infatti annunciato un progetto di recupero e ricostruzione urbanistica per un investimento da 70 miliardi di euro.
L’annuncio e’ stato fatto nella giornata inaugurale di Cityscape 2008 , la vetrina edilizia che si sta svolgendo a Dubai. Il progetto, denominato Jumeirah Garden City, sorgera’ sulle macerie di gran parte di Satwa, storico quartiere sulla costa di Dubai da anni fatiscente e decrepito, e sara’ una sorta di prolungamento dell’attuale Jumeirah, quartiere ‘in’ sul mare dove sorge tra l’altro Burj al-Arab, l’albergo a forma di vela. Le operazioni di demolizione delle vecchie ville dell’area sono gia’ iniziate da qualche settimana, ma per vedere il completamento dell’intero progetto occorreranno 12 anni.
Intanto, sempre in campo immobiliare, e’ una partita che si gioca tutta in casa quella tra i colossi emiratini Nakeel ed Emaar, entrambi impegnati a collezionare record per audacia e dimensioni di realta’ architettoniche ed urbanistiche e che vede oggi Nakeel segnare una portentosa doppietta con la presentazione di un progetto che oltre a figurare come il grattacielo piu’ alto al mondo, sara’ il primo a svettare oltre il chilometro di altezza. Per realizzarlo ci vorranno almeno dieci anni, 500 mila metri cubi di cemento e tanti tondini di rinforzo che allineati sul suolo, collegherebbero Dubai a New York. Nakeel ruba cosi’ podio e riflettori alla sorella Emaar, costruttrice della Burj Dubai che, sebbene non ancora ultimata, e’ al momento l’edificio piu’ sviluppato in verticale della Terra, con i suoi dichiarati 688 metri d’altezza e 160 piani abitabili.
Top secret l’altezza definitiva che tuttavia, rumoreggiano voci nei corridoi del settore immobiliare, sfiorerebbe i 900 metri. I piani della ‘Tower’ saranno invece piu’ di 200, anticipano gli ingegneri, tanti da sperimentare cinque differenti microclimi tra la base e la vetta. Organizzati in una struttura frutto della fusione di quattro grattacieli, si affacceranno nel cuore della ‘Harbour’, un intero quartiere che sara’ costruito a sud della citta’ tra il caratteristico centro commerciale dedicato ad Ibn Battuta, il Marco Polo dell’Oriente, e l’Arabian Canal, un mega progetto sempre firmato Nakeel che, tagliando in profondita’ verso il deserto, portera’ l’acqua del mare lungo un canale di oltre 75 chilometri tra Jebel Ali e Palm Jumeirah Island.
La Harbor (estesa su 270 ettari) e’ stata pensata per dare spazio a 19 mila unita’ residenziali e a una popolazione di 55 mila persone, alla quale andranno ad aggiungersi altri 45 mila pendolari del lavoro. Tutt’intorno alla torre regina, tra parchi, canali e dieci chilometri di ‘passeggiate’, sorgeranno altri 40 edifici tra i 20 e i 90 piani, mentre 25 chilometri quadrati saranno dedicati a locali e alberghi. Lo skyscraper della Nakeel batte sul tempo le ambizioni dell’Arabia Saudita, che aveva in mente di realizzare un grattacielo alto un miglio, quattro volte l’Empire State Building. Un progetto che si sarebbe pero’ momentaneamente arenato
Fonte: Demanio.re