Come preannunciato, il Consiglio dei ministri riunito oggi a Napoli ha dato il via libera all’abolizione dell’Ici sulla prima casa.
A conclusione del consiglio è stato illustrato poi il contenuto di un accordo tra il ministro Tremonti e l’Abi per offrire ai clienti la possibilità di rinegoziare i mutui prima casa a tasso variabile accesi prima del 2007. La convenzione, secondo quanto ha spiegato il presidente Silvio Berlusconi, consentirà di pagare con le stesse modalità del 2006. L’intesa, secondo quanto è stato illustrato contemporaneamente dall’Abi in una conferenza stampa a Milano, prevede che la differenza rispetto all’importo attuale delle rate dei mutui venga addebitata su un conto del cliente al quale si applicherà un tasso fisso a 10 anni maggiorato di uno spread dello 0,50 per cento. I clienti potranno chiedere quindi alle banche la rinegoziazione entro il prossimo 31 dicembre.
Un risparmio di 850 euro l’anno. L’accordo, secondo alcune stime diffuse dall’Abi, potrebbe riguardare circa 1.250.000 famiglie: considerando un mutuo ventennale di 80.000 euro, il minor esborso previsto ammonterebbe a circa 850 euro su base annua. Sempre in tema di collaborazione tra governo e istituti di credito, il ministro Tremonti ha anticipato che l’esecutivo sta pensando ad una “rimodulazione della base imponibile” per le banche. Un provvedimento, ha chiarito il responsabile dell’Economia lodando l’impegno delle banche allo “sforzo comune” per venire incontro “alle esigenze delle famiglie”, che terrà conto dei cosiddetti “profitti di congiuntura”.
Fonte: La Repubblica