Milano esce dalla top ten delle citta’ piu’ care al mondo come location per uffici sopravanzata da Dubai e Singapore. Nel capoluogo lombardo il canone di locazione per gli immobili di qualita’ e’ di 530 euro al mq l’anno (+1% rispetto al 2006);
una cifra che sale a 703 euro con gli oneri accessori. Piu’ dinamico il mercato della capitale che mostra un incremento dell’11% a 500 euro al mq.
In vetta alla classifica, pero’, rimane Londra dove fra affitto e altre spese si arriva a 2.277 euro. Hong Kong (1.745 euro) ha superato Tokyo (1.536 euro).
Lo studio Office Space Across the World 2008 elaborato da Cushman & Wakefield prende in considerazione anche altre citta’ italiane. A Bologna e Torino i canoni di locazione sono stabili rispettivamente a 200 euro al metro quadro l’anno e a 180 euro al mq mentre flette del 5% Napoli a 185 euro al mq. Complessivamente il mercato italiano ha registrato un aumento dei canoni d’affitto del 4% nel 2007. Secondo l’a.d. di C&W in Italia Harry Farthing “sia a Milano che a Roma mancano spazi di primo livello; Roma ha tuttavia registrato nel 2007 un aumento record dei canoni d’affitto, pari all’11%.
La crescita dovrebbe verosimilmente essere stabile durante il 2008, dal momento che la mancanza di spazi di primo livello continuera’ a caratterizzare il nostro mercato”. C’e’ molta aspettativa sui progetti immobiliari che verranno realizzati nei prossimi anni e che “andranno ad attirare l’interesse di una domanda sempre piu’ desiderosa di qualita’”, aggiunge Harry Farthing. Per quello che riguarda i rendimenti, Milano ha una media del 4,75% mentre Roma raggiunge il 5,25%. A livello globale, il mercato immobiliare direzionale rimane vivace. Le dieci location piu’ costose al mondo per spazi ad uso ufficio hanno visto nel 2007 i canoni d’affitto, che rappresentano un’ampia componente dei costi di occupazione degli spazi ad uso ufficio, salire mediamente del 40%. Londra mantiene il primato della classifica: a un’azienda occupare un metro quadrato di spazio ad uso ufficio nel West End costa 2.277 all’anno (+30%). Sale al secondo posto Hong Kong, con 1.745 al metro quadrato (+40%) scalzando Tokio che scivola al terzo posto. Avanzano anche Singapore e Dubai, rispettivamente al settimo e ottavo posto, a dimostrare che l’Asia e’ il mercato maggiormente in crescita in questo momento. Per il futuro, C&W non si sbilancia in previsioni anche se Farthing rimane cautamente ottimista: “Non vedo l’avvicinarsi di un crollo del mercato, ma piuttosto un momento riflessivo – dice -. Ero in Inghilterra nel momento del crollo immobiliare del 1991 e oggi non siamo in quelle condizioni”.
Fonte: Demanio:re